Cenni Storici - Associazione Pro Loco Sermoneta

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Sermoneta sorge sul sito dov'era, probabilmente, l'antico insediamento romano di Sulmo, conosciuto da Virgilio, che lo pone nella leggenda fra le città che combatterono contro Enea. Ricerche archeologiche condotte dal centro di studi del C.N.R. hanno permesso l'individuazione di un abitato fortificato, risalente al VII-VI secolo a.C. sulle pendici del monte Carbolino, sopra l'attuale abbazia di Valvisciolo, che secondo un'ipotesi tutta da dimostrare, poteva chiamarsi Sulmone; seguendo questa supposizione, si potrebbe argomentare che quel luogo sia stato abbandonato di fronte alla penetrazione volsca e che i residenti si siano spostati in un luogo più sicuro, sulla nostra rocca. Sulmone entra nel tempo storicizzato nel XII secolo d.C. come Sermoneta degli Annibaldi, che provvidero alla realizzazione di una prima cinta muraria ed alla strutturazione della torre del “Maschio”, più alta e snella di quanto appare oggi. Nel 1297 Bonifacio VIII Caetani acquista dagli Annibaldi, per 140.000 ducati d'oro, Sermoneta, San Donato e Bassiano ampliando i suoi vasti possedimenti. Nel 1499, le ricorrenti liti tra i vassalli bassianesi dei Caetani e i confinanti sezzesi, favorirono l'intervento del papa Alessandro VI Borgia, che colse l'occasione per scomunicare i Caetani con la bolla “Sacri Apostolatus Ministerio” e confiscarne tutte le proprietà, donandole alla figlia Lucrezia, che amministrò la rocca fino alla morte del padre, per poi ricederla ai Caetani. Da allora Sermoneta assunse un ruolo di notevole importanza, divenendo un punto di riferimento economico, politico e culturale per la sua collocazione strategica, che poteva controllare la via Pedemontana, unico collegamento tra Roma e Napoli, per l'impaludamento della via consolare Appia. Sono di questo periodo i lavori di fortificazione della seconda cinta muraria, del bastione della Torre Nuova e dello stesso castello, affidati ai migliori architetti del tempo. L'importanza assunta e la considerazione riconosciuta dal papato sono testimoniate dalla partecipazione di Onorato IV Caetani, in qualità di comandante della fanteria pontificia, alla battaglia di Lepanto (1571).

Ai piedi del colle su cui è ubicato il centro storico scorre la via Pedemontana che ha origini ancora più antiche in quanto realizzata nel suo originario tracciato dalle popolazioni Volsche prima della fondazione di Roma. Collegava Roma a Napoli, con un percorso ai piedi delle colline, superando così le paludi pontine che per secoli hanno impedito il passaggio sulla via Consolare Appia. Sul tracciato della via Pedemontana sono sorti tutti centri antichi del territorio a sud di Roma: Cora, Norba, Ninfa, Valvisciolo, Sulmo/Sermoneta, Setia, Pipernum, Terracina; sulle trasversali di collegamento con l'Appia sono nati i centri abitati del territorio comunale di Sermoneta, che sono: Doganella di Ninfa: venendo da Roma è il primo centro che si incontra. E' situato nelle vicinanze di Ninfa ed è stato uno dei primi borghi della bonifica delle paludi pontine (1928).
Tuttora è uno dei centri agricoli più importanti dell'Agro Romano e Pontino soprattutto per le coltivazioni della vite, delle olive, dei kiwi, della frutta
Caracupa: l'abitato nasce ai piedi dell'Abbazia del Valvisciolo, dalle fortificazioni pre-romane di Monte Carbolino e nelle vicinanze della Necropoli da cui prende il nome. Era sede della stazione ferroviaria di Sermoneta/Bassiano sull'antica ferrovia Velletri/Terracina, realizzata alla fine dell'800 e ora dismessa.


Monticchio: l'abitato di Monticchio si sviluppa attorno agli insediamenti dell'antica stazione di posta sulla via Consolare, ai piedi della collina e della torre medievale detta della Vittoria. Caratteristici sono: il mercato domenicale di Piedimonti, la ricchezza di acque sorgenti sulfuree e minerali, il porto fluviale sul fiume Cavata
Tufette/Acquapuzza: la zona si caratterizza per una doppia e rilevante presenza ambientale e produttiva. Tufette infatti nasce sull'antica via Consolare ai piedi della torre dell'Acqua Puzza, è ricca di sorgenti naturali e di terreni agricoli; nel contempo in questa parte del territorio è situata l'area per lo sviluppo industriale con insediamenti produttivi di rilevanza nazionale e internazionale. Pontenuovo/Carrara: è l'agglomerato più recente, situato tra la stazione ferroviaria di Latina Scalo e il fiume Ninfa. E' il centro urbano di maggior espansione sia ai fini urbanistici che per le prospettive di sviluppo nel settore dei servizi.



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